L’antico abitato di Collina Vecchia, situato su una piccola collina a 181 metri sul livello del mare a Monte Vidon Combatte (FM), racconta una storia di resilienza e trasformazione. Oggi in rovina, il castello si trova non lontano dal Fosso dei Piani, che si immette nel torrente Rio, a sua volta affluente dell’Ete Vivo. Un tempo fiorente centro abitato, Collina Vecchia fu colpita da diversi eventi naturali, tra cui smottamenti e terremoti, che causarono il graduale abbandono del sito. Il trasferimento degli abitanti a Collina Nuova, a un’altitudine di 325 metri, avvenne nel 1934, segnando la fine dell’antico insediamento.
Il periodo di massimo splendore del castello e del suo borgo fu tra l’XI e il XIV secolo. Il basamento del castello, costruito in pietra probabilmente proveniente dal fiume Aso, e i resti della Chiesa del SS.mo Salvatore sono testimonianze di quell’epoca. Sotto la chiesa si trovano delle grotte a volta, che un tempo fungevano da cripta e luogo di preghiera per i monaci.
Il nome della contrada Fondottone, vicina a Collina Vecchia, deriva probabilmente dalla presenza di antiche fonderie, attive fin dai tempi dei Longobardi, dove si fabbricavano armi per i monaci guerrieri. Il luogo, ricco d’acqua e circondato da foreste, era perfetto per tali attività e, fino a pochi decenni fa, Fondottone era ancora nota per le sue fonderie d’oro.
Eventi Naturali e Declino
I gravi danni causati dal terremoto del 1703 segnarono l’inizio del declino di Collina Vecchia. Una grande frana distrusse parte dell’abitato e rese difficile la comunicazione con San Procolo. Nonostante vari tentativi di riparazione, il sito venne progressivamente abbandonato, e nel XVIII secolo, il borgo divenne parte di Monte Vidon Combatte, perdendo la sua autonomia comunale.
La ricchezza del territorio di Collina Vecchia e delle zone limitrofe è evidente non solo dalle antiche strutture sopravvissute, ma anche dalla presenza di fonti d’acqua, corsi fluviali e antichi resti, che fanno pensare a insediamenti di epoca picena e romana. Gli storici, come G. Rocchi, suggeriscono che nelle vicinanze si trovassero le sepolture degli abitanti di Novana, un’antica città picena.
Oggi, il sito di Collina Vecchia rappresenta una testimonianza del passato medievale e della vita in una piccola comunità marchigiana, resa affascinante dal contrasto tra l’abbandono e le tracce di un glorioso passato.